Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe (Matteo, 10:16)

sabato 26 marzo 2011

Fukushima Power Plant - Situazione alle 20.30 del 26.03.2011

Test hanno mostrato un livello di radioattività nel mare nei pressi di Fukushima pari a 1250 volte il normale. Le autorità giapponesi non sanno a cosa possa essere dovuto tale incremento, Il ministero delle scienze giapponese ha fornito contine evidenze di livelli di radiazione nelle province giapponesi, anche se le esposizioni non sono considerate pericolose per la salute e in alcune province stanno diminuendo. Le autorità giapponesi hanno informato l'IAEA che stanno usando acqua dolce per raffreddare i reattori alle unità 1, 2 e 3 , perchè meno corrosiva dell'acqua marina e non lascia depositi (c'è da chiedersi perchè non l'hanno fatto prima invece di aspettare tanto). Alti livelli di radiazione sono stati riscontrati alle unitò 1 e 3 . L'unità 3 , in pqarticolare, potrebbe avere problemi alla vasca di contenimento del combustibile esaurito ed è "causa di preoccupazione", come scritto sul sito dell' IAEA. L'IAEA stessa scrive che 
"noi comprendiamo che un totale di 17 lavoratori e subappaltatori della TEPCO hanno ricevuto dosi tra 100 e 180 millisievert". Da come scrivono, sembra che anche l'IAEA non abbia cognizione di cosa sta succedendo e del numero di lavoratori contaminati, altrimenti non scriverebbe il "Noi comprendiamo". Ricordiamo che un'esposizione di 100 millisievert in un anno comporta cancro ed il massimo è 20 millisievert all'anno. Sempre secondo l'IAEA, almeno 2 lavoratori hanno subito radiazioni di 400 millisiever all'ora. 

Ad ogni modo, il livello INES è oramai considerato almeno a livello 6 da parte degli esperti, ovvvero

"Significativo rilascio all'esterno di materiale radioattivo, in quantità radiologicamente equivalente a valori compresi fra 1 e 10 Pbq  di iodio-131, tale da richiedere la completa attuazione di pianificate contromisure facenti parte di un piano di emergenza esterno al fine di limitare gravi effetti sulla salute della popolazione"